Il Museo regionale di Messina occupava i locali
dell'ex filanda Barbera-Mellinghoff, costruzione tardo
ottocentesca, individuata dopo il terremoto nel 1908,
come sede del museo. Oggi la collezione è esposta in un
plesso adiacente progettato negli anni '70 ed inaugurato
nel 2017.
Al nucleo delle collezioni provenienti dal Museo Civico
si sono aggiunti, dopo il sisma del 1908, dipinti ed opere
scultoree, nonché preziosi manufatti decorativi, appartenuti a edifici danneggiati e poi
abbattuti. Si è così formato un patrimonio di opere che, accanto ai dipinti e alle sculture di
autori prestigiosi e di artisti locali, annovera oggetti di arte decorativa di grande rilevanza.
Le collezioni di dipinti e sculture, oggetti d’arte e manufatti decorativi sono ordinate secondo
un criterio cronologico e comprendono opere di autori prestigiosi come Antonello da
Messina, Mattia Preti, Caravaggio, Girolamo Alibrandi, Vincenzo Catena, Annibale
Carracci, Francesco Laurana e molti altri.
Il MUME– luogo utile a fornire materiale informativo e documentario –diviene allora
laboratorio di ricerca e di studio non solo per gli addetti ai lavori poiché mediante l'istituzione
di corsi di restauro, è possibile formare nuove professionalità ma perché attraverso le diverse
tipologie di visite e attività laboratoriali tutti i pubblici possono essere coinvolti nella
conoscenza del tessuto stori-culturale del territorio messinese.
ANTONELLO DA MESSINA
Antonello da Messina, soprannome di Antonio di Giovanni de Antonio (Messina, 1429 o 1430
– Messina, febbraio 1479), fu un importante pittore italiano. Si può dire il principale pittore
siciliano del '400, le cui grandi qualità vengono riconosciute soprattutto per la capacità di
raggiungere il difficile equilibrio tra fondere la luce, l'atmosfera e l'attenzione al dettaglio
della pittura fiamminga con la monumentalità e la spazialità razionale della scuola italiana.
Durante la sua carriera dimostrò una costante capacità dinamica di
recepire tutti gli stimoli artistici delle città che visitava, offrendo ogni
volta importanti contributi autonomi, che spesso andavano ad
arricchire le scuole locali. In particolare, i suoi ritratti sono celebri per
la vitalità e la profondità psicologica che riescono a trasmettere in chi osserva l’opera.
CARAVAGGIO
Michelangelo Merisi, o Amerighi, noto come il Caravaggio (Milano, 29 settembre 1571 –
Porto Ercole, 18 luglio 1610) fu un importante pittore italiano. La sua formazione avvenne
tra Milano e Venezia e fu molto attivo a Roma, Napoli, Malta e in Sicilia fra il 1593 e il 1610:
parliamo di uno dei più celebri pittori italiani di tutti i tempi, di fama universale dal XX
secolo. I suoi dipinti, che combinano un'analisi dello stato umano, sia fisico, sia emotivo, con
uno scenografico uso della luce, hanno avuto forte influenza sulla pittura barocca. Di animo
particolarmente irrequieto, nella sua breve esistenza affronta gravi vicissitudini. Ricordiamo
in particolare la data il 28 maggio 1606, che segnò fortemente la sua vita e la sua carriera in
quanto responsabile di un omicidio durante una rissa per cui venne condannato a morte:
iniziò a fuggire per scampare alla pena capitale. Possiamo affermare che il suo stile influenzò
direttamente o indirettamente la pittura dei secoli successivi, costituendo la corrente del
caravaggismo.